Nella multiforme e variegata produzione artistica contemporanea volta alla ricerca di nuove poetiche e di orizzonti inediti, mi è sembrato giusto compiere delle ricerche e realizzare delle sperimentazioni per ampliare le mie conoscenze e per analizzare aspetti artistici originali.
Dopo alcune saltuarie esperienze di apprendimento artistico ho indirizzato la mia ricerca e sperimentazione da autodidatta sulla materia, ho realizzato dei lavori dal titolo orizzonti, con il poliuretano espanso, il polistirolo frattazzato e la juta.
Questi lavori informali rappresentano tramonti, notti e paesaggi astratti. La mia ricerca si sforza di elaborare un’espressione artistica che generi, attraverso gli accostamenti di forme e di colori, sensazioni ed emozioni nell'osservatore.
Due anni or sono ho invece realizzato una sequenza di quadri tridimensionali dipinti con colori acrilici in gamme limitate al rosso, al blu al giallo e al nero, con una tecnica che utilizzava il poliuretano espanso e il polistirolo. All'interno di queste strutture plastiche ho raffigurato il simbolo della croce, legato alla tradizione cristiana. Nel loro insieme queste opere simboleggiano un processo di progressiva spiritualizzazione della materia, un graduale "farsi spirito) per soddisfare il mio "desiderio d’infinito assoluto".
Con queste opere, lo scorso anno ho presentato al Circolo Artistico Bergamasco l'esposizione personale intitolata "Dalla materia verso l'Infinito" ha ottenuto una buona affermazione.
Da molti anni rivolgo il mio interesse verso la cultura giapponese che mi affascina con le sue ricche tradizioni. Ho seguito un corso di studi per conoscere meglio la sua antica civiltà dedicando grande attenzione alla calligrafia giapponese, agli ideogrammi, che mi appassionano per la capacità di designare non solo la bellezza strutturale propria di ciascun oggetto rappresentato, ma anche il potere attivo, che quell'oggetto possiede. La mia ricerca sul valore espressivo del segno riguarda dunque gli ideogrammi, tra i quali ho scelto quelli di significato piacevole e di forma più elegante, inserendoli nello spazio giusto nel vuoto della tela. Va precisato che i tratti di un ideogramma vanno tracciati rispettando |'ordine: dall'alto al basso, da sinistra a destra, prima l'orizzontale poi il verticale, prima la parte centrale, quindi duella laterale.
Reputo che il mio impegno artistico possa essere ricondotto alla corrente minimalista che rappresenta un ponte verso l’arte post- moderna e che utilizza pochi elementi, forme geometriche lineari e chiare, colori puri, semplificazione delle strutture.
La nuova esposizione personale intitolata "Segno e Significato" che presento al Circolo Artistico Bergamasco dal 26 febbraio al 10 marzo 2011 propone un gruppo di dipinti recenti che illustrano la mia ricerca sugli ideogrammi giapponesi.
Cesare Morali